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Domaine Cornin
Il Domaine Cornin si trova nel piccolo villagio di Chaintré nell'estremo sud della Borgogna, al confine con il Beaujolais. Il piccolo Domaine, a conduzione familiare da molti anni, è gestito da Dominique e suo figlio Romain. Si estende per circa 10 ettari e comprende l'appellazioni di Beaujolais Blanc, Pouilly-Fuissé ( con la presenza di tre Climat) Macon-Chaintré, Saint Véran, Macon-Fuissé.
Il Vigneron ha sposato la filosofia della biodinamica, iniziata con la prima sperimentazione su di un ettaro nel 2003. Non è riportata in etichetta la scritta Demeter, ente certificatore della Biodinamica, ma nei fatti il Domaine lavora in biodinamica. L'obbiettivo principale del Vigneron è produrre vini sani, grazie a uve sane, terreni sani e genuini con il minor impatto ecologico possibile. Dal 1998 tutti i terreni agricoli è vietato l'utilizzo di diserbanti sintetici. L'inter-fila viene lasciata erbosa, è lavorata meccanicamente la striscia di terra non arabile e vengono utilizzati trattori scavallatori leggeri per ridurre la compressione del suolo che è molto importante.
Ciò permette di preservare la fauna e la vita microbica, l'attività del suolo è importantissima per affermare il potenziale del terroir. Trattamenti fitosanitari, essenziali per la vita delle foglie e per una buona maturità dell'uva, sono effettuati con prodotti naturali come zolfo e rame con dosaggi molto bassi. Vengono utilizzate tisane fatte di ortica, equiseto e l'achillea che crescono nell'ambiente di ogni vite.
Nel 2004 con la costruzione della nuova cantina, il Domaine ha incrementato il livello qualitativo. E' aumentato il controllo delle temperature e i vini ci hanno guadagnato in precisione ed equilibrio. La vendemmia viene effettuata manualmente, le uve vengono scaricate delicatamente nella pressa pneumatica dove sono pressate lentamente al fine di preservare la finezza e l'eleganza del vino.
I mosti del Beaujolais Blanc, Macon e Saint Veran vengono messi nei tini dove fermentano e maturano sui lieviti per 11 mesi. I mosti del Pouilly-Fuissé vengono messi nelle botti (600 litri) dove fermentano con i propri lieviti indigeni per 24 mesi. L'imbottigliamento avviene al Domaine, così il Vigneron riesce a controllare tutti i parametri essenziali. In generale i vini non vengono miscelati e alcuni non sono filtrati.
Questa metodologia di lavoro, consente alle uve di esprimere al massimo la loro autenticità, e di garantire la quintessenza di ogni terroir. Sono tutti vini provenienti dallo Chardonnay, sono simili ma ognuno ha la sua personalità. A volte riservati o timidi, a volte seducenti, felici, si evolvono, maturano ma non ingannano mai. Sono autentici, nel corso delle annate e del tempo rivelano le loro molteplici sfaccettature, amali come sono. Te lo restituiranno!