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Vini alsaziani: Domaine Gueth. Quando nel Febbraio del 2019 decisi di intraprendere questa avventura insieme alla mia compagna e la nostra amica a quattro zampe Chablis, scegliemmo l'Alsazia come prima regione vitivinicola francese da conquistare. Eravamo già stati in questa splendida regione, ed eravamo entusiasti di tornarci ma ora con un nuovo obbiettivo: trovare il primo Vigneron e il primo vino che facesse sognare, innamorare noi e i nostri futuri clienti.
Partiti in auto pieni di speranze ed euforia, girammo l'Alsazia in lungo e in largo tra cantine e vignerons; senza trascurare però le bellezze dei panorami, delle città e il buon cibo. Fu una settimana di sole bellissima, molto intensa ma il vino che ci doveva far innamorare tardava ad arrivare. Non è affatto facile trovare una piccola realtà che faccia vini artigianali, di grande qualità, trovarla in poco tempo e soprattutto che non lavori già in Italia. Trovare l'anima del vino è difficile ma incredibilmente bello quando c'è la passione nel cercarla.
Avevo perso quasi le speranze, il rientro in Italia era vicinissimo, mancavano due giorni. Il Giovedì mattina eravamo da Sylvie, una vigneron con cui stavamo facendo una degustazione nella sua cantina. Gli spiego il mio progetto e a fine degustazione mi consigliò una certa Muriel Gueth. Andammo così nel pomeriggio dello stesso giorno a Gueberschwihr dove si trova il piccolo Domaine.
Eravamo anche un pò scoraggiati e stanchi ma è bastato un colpo d'occhio e l'accoglienza di Muriel per capire che eravamo nel posto giusto, finalmente! Al primo sorso di vino, dissi alla mia compagna: Silvia, ci siamo, questa volta ci siamo davvero. La bontà del suo Crémant Brut Rosé ci riempì subito di gioia e in un attimo eravamo li a parlare d'importazione e progetti. Muriel, una donna che ha l'amore incondizionato per il mondo del vino e il rispetto per la natura. Una donna con una passione immensa, estremamente gentile, solare e con una grande personalità. Vedendo in noi la stessa grande passione, scelse di collaborare con me senza esitare.
Un pomeriggio indimenticabile, trascorso in allegria con splendidi vini e vigneti. Il pomeriggio che ha messo la base a questo mio progetto, non lo dimenticherò mai. Muriel, mi ha aiutato molto in questi anni e ci ha sempre accolti nella sua casa, come se fossimo di famiglia, ogni volta che siamo ritornati. Il rapporto umano che si instaura con i vignerons è bellissimo e unico, un rapporto dove la parola data e la stretta di mano contano più di qualsiasi altra cosa: cose d'altri tempi.
La bravura di Muriel la ritroverai nei suoi vini, valorizza ogni parcella per evidenziare la grande importanza che ha il Terroir. Ed è molto brava anche nel vinificare tanti vini senza trascurarne nemmeno uno. Non è semplice trovare un Vigneron che vinifica tante tipologie di vitigni e parcelle che danno vita a tanti vini, ognuno con la sua personalità e ognuno vinificato con lo stessa passione ed impegno. Non sbaglia un vino Muriel, Chapeau!
L'Alsazia, terra di grandi vitigni come il Riesling, Pinot Gris, Gewurztraminer, Pinot Noir, di vini gastronomici, di piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Imperdibile e affascinante il periodo natalizio, un'atmosfera meravigliosa. Una terra abitata da grandi persone, Ralph il marito di Muriel mi disse 'scherzando': L'Alsazia? Il miglior mix tra la Francia, Svizzera e Germania.
L' Alsazia è una delle più famose regioni vitivinicole francesi, terra dell'emozionate vino alsaziano bianco. I vitigni presenti in Alsazia sono i seguenti:
Ogni vitigno ha la sua caratteristica, personalità e terroir. I vitigni in Alsazia sono molto differenti tra loro e danno vita a dei vini con un'ampia varietà e a vini gastronomici. La catena montuosa dei Vosgi a sinistra dei vitigni, gioca un ruolo fondamentale nel micro-clima e nella protezione dei vigneti alsaziani dal clima continentale atlantico.
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Il Crémant d'Alsazia, la finezza e l'eleganza in un calice. Molti produttori in Alsazia decidono di produrre il Crèmant vinificando più vitigni insieme, come ad esempio il Riesling, il Pinot Blanc e il Sylvaner o l'unione di due dei tre vitgni. Il Domaine Gueth gestito dalla bravissima Vigneron Muriel si distingue proponendo due Crémant in purezza:
Entrambi sono vinificati con il metodo champenoise con una rifermentazione in bottiglia di 20 mesi. Il Crémant d'Alsazia Brut viene prodotto con il solo vitigno Pinot Blanc Auxerrois. Caratteristica del vitigno è l'acidità minore rispetto ad altri vitigni come il Riesling. Una bollicina molto piacevole e fruttata; il Crémant d'Alsazia Brut Rosé invece viene prodotto in purezza con il vitigno Pinot Noir. Una bollicina Rosé che ti conquisterà per la grande piacevolezza, la finezza del perlage e le meravigliose note di frutti rossi.
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Decanter: il mio utilizzo? Un ottimo vaso per i fiori...Vado un pò controcorrente, e non per il piacere di farlo, il decanter proprio non mi piace; non vedo il motivo per usarlo. Non ne metto in dubbio il suo funzionamento, ovvio che è uno strumento perfetto e utile per ossigenare un vino chiuso o con molti anni alle spalle. Me lo hanno spiegato anche al corso Ais per diventare Sommelier professionista.
Quello che mi domando e francamente non capisco è: perchè devo compromettere il piacere unico e meraviglioso di gustarmi al naso e al palato l'evoluzione dall'inizio alla fine di un vino?! Provo a spiegarmi meglio... Come dicevo poco fa, il decanter viene usato fondamentalmente per ossigenare un vino con diversi anni alle spalle. Versandolo nel decanter, il vino subisce un rapido processo di ossigenazione e si 'apre' prima. Gli aromi che troverai nel vino sia al naso e in bocca, sono già tendenzialmente quelli dello stadio finale.
Perchè mi devo perdere quel fantastico viaggio emozionale e sensoriale dello stato evolutivo del vino, che secondo me, per un appassionato di vino è un'emozione stupenda e imperdibile. Per apprezzare questo fantastico 'viaggio' non occorre utilizzare il decanter ma è sufficiente un pò di tempo e soprattutto un gran calice, in tutti i sensi. Un calice di qualità è importante ma è ancor più importante utilizzare un calice idoneo al vino che si sta bevendo.
Versi un pò di vino nel calice e inizia il 'viaggio'. E' in questo modo che assapori tutta l'evoluzione degli aromi nel vino, la sua complessità, l'equilibrio, la finezza e la persistenza. Ed è stupendo sentire come a poco a poco il vino cambia nel calice; si evolve, con nuovi aromi e nuove emozioni. Utilizzando il decanter ti perdi gran parte di questo 'viaggio', ed è un gran peccato.
Personalmente l'ho usato molti anni fa e sono anni che non l'utilizzo più. Lo usavo perchè era normale usarlo con certi vini, come se fosse un obbligo. Poi col tempo e soprattutto con l'esperienza di bevute di tanti grandi vini, è cresciuta in me la ferrea convinzione di non usarlo più.
Adoro viaggiare e adoro 'viaggiare' quando mi bevo un gran vino. Ci sono in commercio bellissimi decanter e in certe occasioni tipo: ristorante, occasione speciale, vino imperdibile e poco tempo, ci sta. Ma sono altri discorsi. Non ho buttato il mio decanter, ne ho semplicemente cambiato l'utilizzo: un ottimo vaso di design per dei bellissimi fiori...
Diamo una breve definizione di Champagne e di Crémant: un vitigno che viene vinificato secondo la metodologia Champenoise nella regione dello Champagne si definisce Champagne. Per una questione di denominazione e parte normativa, tutte le altre uve delle altre regioni vitivinicole francesi che vengono vinificate con lo stesso metodo Champenoise dello Champagne si chiamano Crémant.
E' vero che lo Champagne è unico e ineguagliabile ma è altrettanto vero che i Crémant sono prodotti estremamente piacevoli e di qualità. Certo, lo Champagne per una questione di terroir e vitigni ha una complessità maggiore rispetto al Crémant ma sen ben vinificato il Crémant da grandi soddisfazioni. Se prodotto con passione da un gran vigneron, parliamo di una bollicina artigianale, non ha nulla a che invidiare a uno Champagne commerciale, anzi lo reputo superiore.
Parliamo di prodotti differenti perché si utilizzano vitigni differenti e soprattutto terroir differenti anche se vengono vinificati entrambi con la stressa metodologia Champenoise. Personalmente li adoro; sono estremamente piacevoli, con un ottimo perlage, con la loro personalità e un gran rapporto qualità prezzo che fa sempre piacere.
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Come dicevo prima, un gran Crèmant lo considero superiore per finezza del perlage ed equilibrio a tanti Champagne commerciali. Ho trovato molto difficoltà quando sono stato in Champagne a trovare uno Champagne vero, di terroir: dove eleganza, potenza, complessità e finezza si sposano perfettamente. Lo Champagne è un brand famosissimo, probabilmente il più famoso al mondo. Non mi piace e non lo condivido, ma ci sono tanti produttori che hanno capito che basta mettere in etichetta la parola Champagne e vai. Vendite a camionate, soprattutto in Usa, Russia e Cina. E' un rischio che si corre dove la zona è famosa e non solo in Francia, Italia compresa. Più una zona è famosa e più aumenta il rischio di bere 'ciofeche'.
Le regioni vitivinicole francesi dove si produce e viene riconosciuto il Crémant sono:
Durante i miei viaggi in Francia ho avuto la fortuna di trovare, conoscere e di lavorare con bravissimi vignerons che producono ottimi Crémant che troverai in vendita nel nostro portale online Siblis.it.
Il vero Champagne è inarrivabile ma anche un gran Crémant ha assolutamente il suo perchè. Ti conquisterà! Sopratutto lo consiglio a chi si approccia al meraviglioso mondo delle 'bollicine' francesi. Inizia il tuo viaggio...